Capitolo XXXI
Dopo cinque mesi di cuccagna, Pinocchio con sua grande
meraviglia sente spuntarsi un bel pajo d’ orecchie asinine, e diventa un
ciuchino, con la coda e tutto.
Questo paese non somigliava a nessun altro paese del
mondo. La sua popolazione era tutta composta di ragazzi. I più vecchi avevano
14 anni: i più giovani ne avevano 8 appena. Nelle strade, un’allegria, un
chiasso, uno strillìo da levar di cervello! Branchi di monelli da per tutto:
chi giocava alle noci, chi alle
piastrelle, chi alla palla, chi andava in velocipede, chi sopra a un cavallino
di legno: questi facevano a moscacieca; quegli altri si rincorrevano: altri,
vestiti da pagliacci, mangiavano la stoppa accesa: chi recitava, chi cantava,
chi faceva i salti mortali, chi si divertiva a camminare colle mani in terra e
colle gambe in aria: chi mandava il cerchio, chi passeggiava vestito da
generale coll’elmo di foglio e lo squadrone di cartapesta: chi rideva, chi urlava,
chi chiamava, chi batteva le mani, chi fischiava, chi rifaceva il verso alla
gallina quando ha fatto l’ovo: insomma un tal pandemonio, un tal passeraio, un
tal baccano indiavolato, da doversi mettere il cotone negli orecchi per non
rimanere assorditi. Su tutte le piazze si vedevano teatrini di tela, affollati
di ragazzi dalla mattina alla sera, e su tutti i muri delle case si leggevano
scritte col carbone delle bellissime cose come queste: viva i balocci! (invece di balocchi):
non voglamo più
schole (invece di non vogliamo più scuole): abbasso
Larin Metica (invece di
aritmetica) e altri fiori consimili.
Pinocchio,
Lucignolo e tutti gli altri ragazzi, che avevano fatto il viaggio coll’omino,
appena ebbero messo il piede dentro la città, si ficcarono subito in mezzo alla
gran baraonda, e in pochi minuti, com’è facile immaginarselo, diventarono gli
amici di tutti. Chi più felice, chi più contento di loro? In mezzo ai continui
spassi e agli svariati divertimenti, le ore, i giorni, le settimane, passavano
come tanti baleni.
Sicuramente tutti mangiavano e gozzovigliavano...
Dolcetti del paese dei balocchi
INGREDIENTI
pane a baguette
uovo
zucchero semolato
per decorare ( codette , zuccherini . cocco grattugiato , gocce di
cioccolato ... )
stecchini per spiedini in legno.
PREPARAZIONE
Tagliare la
baguette a rondelle , passarle nell'uovo sbattuto .
Nel frattempo cospargere di zucchero semolato una
padella antiaderente ed appoggiare le fettine di pane sullo zucchero che sta
caramellando .
Cospargere nuovamente il lato superiore con
zucchero e rigirare le fettine di pane .
Ritirarle ben caramellate e coprirle
velocemente con cocco grattugiato ,
zucchero a granella , codette , cioccolatini colorati , nocciole tritate …
Lasciar raffreddare e infilare su spiedini di
legno.
...deliziosi panini imburrati dentro e di fuori... ( M olto simili alle “ Pesche di Prato” facili e
veloci)
...deliziosi panini imburrati dentro e di fuori... (
•
24
panini al latte
•
Marmellata
di pesche
•
Succo
di frutta alla pesca
•
Zucchero
semolato colorato rosa
PROCEDIMENTO
Praticare un’incisione nella parte piatta di ogni panino e inzupparli bene nel succo di frutta Riempire il buco con la marmellata lasciandone fuoriuscire un po’ e accoppiare i panini a due a due.Farli rotolare nello zucchero semolato, posizionarli in un pirottino di carta o su una alzatina o un piatto da portata.
Praticare un’incisione nella parte piatta di ogni panino e inzupparli bene nel succo di frutta Riempire il buco con la marmellata lasciandone fuoriuscire un po’ e accoppiare i panini a due a due.Farli rotolare nello zucchero semolato, posizionarli in un pirottino di carta o su una alzatina o un piatto da portata.
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